"Et post paucos dies recipimur in carcere". Il carcere come Kairos nell'era dei martiri

di Elena Zocca

Abstract

Nel sistema giuridico romano il carcere non costituiva una pena in sé, essendo piuttosto il luogo in cui l’imputato veniva rinchiuso durante le fasi processuali o in attesa della condanna. Le condizioni terribili della detenzione antica, il discredito sociale che essa comportava e l’ansia per l’esito del giudizio esercitavano un forte impatto emotivo sui detenuti. Si trattava per tutti di un tempo sospeso. Ma i cristiani imprigionati per il nomen lo vivevano con spirito del tutto particolare. Per loro, come per i correligionari rimasti in libertà, quel tempo poteva costituire un’occasione di conversione o di abiura, di gloriosa vittoria o amaro fallimento. Proprio la delicatezza della situazione imponeva che questi specialissimi prigionieri non fossero mai lasciati soli. La comunità e le gerachie ecclesiastiche, da un lato, prodigarono ogni cura per sopperire alle loro necessità, sia materiali che spirituali, dall’altro esercitarono un attento controllo per arginare pericolose derive. Un legame fortissimo veniva in tal modo a stringersi fra chi era dentro e chi era fuori, mentre quel tempo si trasformava per tutti in un Kairos, “momento opportuno” per decidere della loro sorte eterna..

Abstract Inglese

In Roman legal system imprisonment was not considered as a proper punishment for it was used to lock up people awaiting for trial or execution. The terrible detention conditions, the social stigma as well as the anxiety about the outcome of the judgment exercised a strong emotional impact on prisoners. To all of them, it was a moment suspended in time. But Christians imprisoned for their “nomen” used to live that time with a special attitude. To them, as for their co-religionists, that time could bean occasion for conversion or apostasy, glorious victory or bitter failure. This situation required that prisoners were never left alone. Ecclesiastical hierarchies as well as communities took great care of their material and spiritual needs, but also kept a them under deep control in order to prevent dangerous drifts. Therefore, bonds between who was in and who was out became even stronger, and to all of them that time turned into a Kairos, “the appropriate time” to decide their fate.

 

 


L'Autore

Elena Zocca è professore di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze umanistiche e Studi orientali della Sapienza - Università di Roma

Parole chiave / Keywords